Promozione dell’attività motoria nelle scuole

L’indagine empirica tra gli studenti delle Scuole Secondarie di 2° dell’AULSS 17 del Veneto ha messo in luce che «il mondo dello sport e quello della scuola non vengono vissuti come sufficientemente integrati» e «si riscontra una diffusa richiesta di maggiore tempo dedicato allo sport nell’ambito delle ore scolastiche». La medesima indagine rilevava ulteriori fattori, peraltro comuni alla maggior parte delle realtà regionali, su come la scarsa attività fisica scelta e praticata incida anche sul sentirsi inadeguati per eccesso di peso, sul genere (le ragazze sono più sedentarie), sull’età e sul supporto familiare: nonostante con il crescere dell’età ragazzi e ragazze accettino meno i consigli di madre e padre, l’esempio di genitori fisicamente attivi risulta comunque determinante nel favorire l’adesione a un’attività fisica costante. La scuola può quindi essere intesa come punto di forza ulteriore se il ragazzino/ragazzina è già ben orientato all’attività fisica, ma deve comunque svolgere il ruolo di centro di promozione e di coordinamento delle attività per tutti gli allievi, abili e meno abili. Lo scopo è infatti incentivare sicuramente lo sport, ma soprattutto l’attività motoria in generale, quali strumenti di benessere fisico e psico-sociale. Alla scuola però non può essere delegato l’onere totale degli interventi.

L’importanza dei gruppi di lavoro

La proposta di “Ragazzi in gamba” si basa infatti sulla creazione, preliminare alla programmazione degli interventi, di un gruppo di lavoro multidisciplinare, che coinvolga un rappresentante dell’Azienda Sanitaria Locale, un referente del Comune, un referente per le istituzioni educative coinvolte e, non meno importante, un appartenente a realtà associative impegnate localmente nella promozione delle attività sportive e ricreative per i più giovani. Paradigmatica in questo senso è la UISP (l’Unione italiana Sport Per tutti), presente in tutte le regioni, le province e in molte città (www.uisp.it).

 

È attraverso questo comitato che sarà possibile:

  • censire le risorse di quartiere (strutture e aree presenti e valutare le corrispondenti opportunità d’uso);
  • promuovere le reti sociali e, se già presenti, consolidarle;
  • favorire gli interventi di riqualificazione o il ri-orientamento dei percorsi casa-scuola e delle aree da destinarsi ai giovani;
  • fornire supporto organizzativo e burocratico alle attività proposte e valutare i risultati ottenuti, in collaborazione con enti, gruppi, associazioni, centri di servizio.

Iniziative da attivare: mobilità casa-scuola

Per quanto riguarda la Scuola secondaria di 1° grado (Scuola media) gli interventi devono essere piuttosto articolati, partendo comunque dal rendere fruibile e sicura la mobilità casa-scuola, ad esempio attraverso, l’adattamento all’età degli allievi di scuola media dell’iniziativa PEDIBUS, creata in origine per i bambini della scuola primaria. Altre attività:

  • In ore curriculari di educazione motoria si possono proporre iniziative destinate a una formazione di base sulle diverse discipline sportive, così da stimolare sia eventuali scelte di dedicarsi a percorsi sportivi che prevedano competizioni strutturate sia la semplice acquisizione di competenze e abilità di base, che favoriscano uno stile di vita complessivamente più attivo, che utilizzi le risorse del territorio senza vincoli economici o di orario.
  • In orario extracurricolare, nelle palestre o cortili della Scuola stessa, si possono proporre attività motorie e pratiche sportive, così da raggiungere 3-4 ore settimanali di attività fisica strutturata, cioè la metà circa del numero di ore minime ritenute necessarie per questa fascia d’età.
  • La compilazione di un diario dell’attività fisica personale, svolta a scuola e fuori scuola, permette di valutare non solo la quantità, ma di registrare anche la soddisfazione degli allievi, di attivare il confronto con gli altri e di orientare meglio le iniziative.
  • La creazione di una “Bacheca del movimento” scolastica, in cui associazioni sportive, enti locali, gestori di aree verdi destinate al movimento possono segnalare le proprie iniziative, di concerto con la scuola.